Carrelli Elevatori, ricaricare la batteria in ambienti di lavoro

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Carrelli Elevatori, ricaricare la batteria in ambienti di lavoro

Associazione CSA Training
Pubblicato da Dott.ssa Campisi in Specifiche · Giovedì 29 Feb 2024
Tags: RicaricabatterieCarrelliElevatoriBatterieRicaricaCarrelliElevatori
Ai sensi dell' art. 17 del D.Lgs.81/08 spetta al datore di lavoro l' obbligo di valutare tutti i rischi presenti nell’ ambiente di lavoro, quindi anche quelli legati alla ricarica della batteria dei carrelli elevatori.

Gli articoli 289 e 290 del decreto riguardano nello specifico i rischi derivanti dalle atmosfere esplosive e le misure che il datore di lavoro deve necessariamente mettere in campo per prevenire o ridurre al minimo il rischio, che deve essere valutato in base alla norma CEI EN 62485-3 - 2016 . Concetto fondamentale è quello di aerazione e ventilazione della zona: occorre quindi calcolare con precisione la superficie minima delle aperture del locale in base alle caratteristiche della batteria e del caricabatterie. Le aperture devono essere collocate su pareti opposte o sulla stessa parete ma ad almeno 2 metri di distanza; qualora questo non sia possibile, bisognerà ricorrere alla ventilazione forzata mediante cappe di aspirazione.       
Contenendo una o più postazioni di ricarica per muletti elettrici e predisposta con apposita segnaletica, la zona di ricarica deve essere sufficientemente areata. Dunque, mentre all'aperto può bastare un’areazione naturale, in ambiente chiuso è necessario predisporre impianti di aerazione artificiale opportunamente dimensionati o installare le postazioni di ricarica in prossimità di portoni o ampie finestre.

Occorre ricordare che la concentrazione d'aria-idrogeno deve essere inferiore al 4%. In particolare, le batterie al piombo, devono avere densità degli elettroliti adeguata: soglia massima del 32% d'acido a 25°c, da mantenere con rabbocco d'acqua distillata. Inoltre, attrezzature e componenti non devono superare la temperatura di 300°C.

Versatile, sicura e ignifuga, la zona di ricarica batterie, può anche integrare sistemi di demineralizzazione, per semplificare il rabbocco batterie attraverso appositi serbatoi, tubazioni e vaschette in acciaio o termoplastica. Attenzione agli impianti elettrici delle aree di carica, se realizzati dopo il marzo 1990, sarà necessario prevedere progetti e certificati di conformità ai sensi del D.Lgs. 46/1990, per essere a norma.

PRECAUZIONI E CONDIZIONI DI SICUREZZA.
La corretta ricarica batterie dei carrelli elevatori avviene seguendo una serie di procedure e accortezze specifiche, che possono variare a seconda del modello impiegato:

- stazionare il muletto a una distanza di sicurezza di almeno 1 metro dal caricabatteria e dall’impianto elettrico, e ad almeno 2 metri da apparecchiature sensibili o materiali infiammabili, per evitare danni maggiori in caso di corto-circuito;
- spegnere il motore ed estrarre la chiave d'accensione;
- predisporre idonea areazione nel locale di carica batterie, per favorire la dispersione di idrogeno e gas nocivi emessi dalla batteria;
- verificare l’integrità e il corretto funzionamento di cavi e attrezzature di ricarica;
- inserire saldamente il cavo d'alimentazione nel vano batteria e, a carica terminata, spegnere il raddrizzatore/convertitore prima di scollegare il cavo, per evitare scintille o falsi contatti, che possono causare esplosioni a contatto con i gas;
- assicurare la pulizia del carrello e dei cavi di ricarica, mediante l’uso di acqua distillata, per evitare ossidazioni, dispersioni e corrosioni. Solo le prese d'estremità possono essere coperte con vaselina o grassi neutri;
- consentire l’ingresso nel locale di ricarica e lo svolgimento delle operazioni solo a personale specializzato e dotato di appositi DPI, come abbigliamento elettrostatico, occhiali protettivi, guanto e calzature resistenti agli acidi. Senza mai dimenticare una corretta predisposizione degli estintori ed eventuali prodotti di primo soccorso, come l’occorrente per lavaggi oculari.


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